venerdì 22 agosto 2008

"2 diviso 2 = 1"

Eccomi qua. Passato un bel pó di tempo, cacchio.
Oggi, al lavoro, i miei colleghi di divisione non ci sono: vacanza dopo lo Sziget. Poveretti. Quanto lavoro allo stand Nokia.
E oggi é anche venerdi`. Quindi lavoro a manetta.
Se.
Allora ho pensato: perché non passare nel mio fantastico blog per scrivere the latest news.

Mi sono accorto che i post di agosto sono: 1!! Minchia, non avró scritto troppo?
Il problema é che nelle ultime settimane, a parte al lavoro, il pc non l`ho visto molto.
Tra ospiti, w-end a Siőfok e altre cazzate, l`amato portatile é rimasto spento.

Cosa é successo in queste settimane?
Che é passato nella mia insana mente?

Innanzitutto mi vengono in mente le discussioni con gli amici riguardo al problema "estero" che affligge comunemente le coppie.
Le settimane scorse ne ho vissute in modo molto diretto le conseguenze, gli sviluppi e i retroscena. E cosi` ne ho parlato un pó con amici e colleghi.

Cacchio, é mai possibile che nella vita si pensi sempre e solo in "2 diviso 2 = 1"??

Si perché chi rimane nel proprio contesto rivendica all`altro di essere egoista, di non pensare alla coppia. Al 2.
Peró lui (lei) stesso é il primo ad essere egoista. Ad essere l`1 sopra tutto.
Si, proprio cosi`.
Questo perché non vede le possibilitá di crescita del compagno (a) data da un`esperienza all`estero (o in un altro contesto).
Si matura, si impara ad arrangiarsi, a vivere da soli, ad essere indipendenti. E questo credo che sia molto importante.
Nella vita non si puó sempre dipendere dalla famiglia, dagli amici, dalla propria compagna. Bisogna imparare a vivere con se stessi, a rispettare e a considerare positivamente quello che siamo. Perché credo che la prima persona a cui devi piacere, sei tu.
Poi l`importante é non esagerare e lodare sempre e solo sé stessi (chi si loda si sbroda, dice sempre mia mamma).
Peró se ti vuoi bene, se ti accetti per come sei, é un gran passo per vivere meglio con gli altri. Anzi é il primo passo.
E lo dice una persona che sfortunatamente non ha una grandissima considerazione di sé.
Ma ci sto lavorando.

Beh, tornando al discorso coppia. Insomma, il compagno (a) dovrebbe vedere positivamente un`esperienza all`estero. La persona tornerá di sicuro piú matura e piú conscia di sé. Ma lo spirito egoistico porta a dire: "vai a fare vacanza", "ti vai a divertire", "pensi solo a te. E io qui che lavoro/studio".
E volete sapere la cosa ancora piú ironica. Se tale esperienza all`estero consiste per esempio in un master che impegna tutta la giornata o in un lavoro stressante e molto impegnativo, l`altro ti dirá: "va bene dai, ti serve per il tuo futuro. Lo capisco". Mentre se é l`erasmus o leonardo, quindi un`esperienza piú rilassata, diventa un problema molto grande.
Cioé, piú l`altro (a) "soffre", piú l`esperienza all`estero viene accettata. Ironico, no? "Soffro io, soffri anche te."

Ok, devo ammettere che anch`io, se avessi una tipa che mi dice cha va all`estero, farei fatica a dirle: "vai, vai, che figata". Ed é vero che sarebbe ancora piú dura se fosse un`erasmus/leonardo.
Peró mi rendo conto che occasioni del genere sono uniche e superformative.
C`é la paura delle corna.
Ma forse la vera paura é vedere tornare una persona diversa. Proprio cosi`. Una persona che non ci ama piú perché noi siamo rimasti come prima.

"E se torna e poi é diverso? Se non gli intesso piú per come sono?".

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