giovedì 18 giugno 2009

Dust on the play

Che tristezza! Ieri mi sembrava di essere tornato ai bei vecchi tempi in cui giocare a basket aveva un sapore particolare perché giocavi con gente che conoscevi e rispettavi e per vincere dovevi tirare fuori più del 110%. In quella dimensione mi trovavo bene. Certo, c'erano pure le rotture di palle, ma il gioco valeva la candela.
Ieri ho potuto provare le stesse sensazioni. Arrivato alla fine della prima giornata del trofeo pegoraro infatti avevo giocato al massimo, ero completamento cotto, ma soddisfatto. Pensavo: certo i cinque anni di inattività pesano, ma l'anno prossimo potrei pure tornare a giocare a discreti livelli.
Stasera invece esco dal campo totalmente demoralizzato. Non me n'è entrata una. Facevo fatica anche solo a stare in piedi. In difesa sono anche riuscito a limitare i danni, ma in attacco pessimo: zero uno vs uno diretti a canestro, tiri scandalosi, appoggi sotto canestro che nemmeno prendono il ferro. Insomma, sono rimasto sconsolato.
La polvere che si è depositati in questi anni sul mio basket si è fatta sentire. Pensavo di averla tolta come con un colpo di swiffer, ma è rimasta dentro agli ingranaggi.
Comunque, il culmine della serata si è raggiunto nella gara del tiro da tre. In 25 secondi non ho messo neppure un misero canestro. Scandaloso!
Toccherà tornare a giocare a bassi livelli per sentirsi dei discreti giocatori.
L'unica cosa positiva da sottolineare è che per lo meno ci ho provato. Del resto, meglio avere qualche rimorso per alcuni errori che rimpiangere di non aver giocato.

lunedì 18 maggio 2009

Perseveranza

La formula magica per riuscire a realizzare i propri sogni potrebbe essere la seguente: talento-predisposizione personale + caparbietà-volontà = X.
Non credo esista una persona che non abbia riposto in un cassetto enne desideri. Alcuni di essi rimarranno là per sempre, altri si realizzaranno e verranno sostituiti da nuovi sogni.
Ci hanno insegnato che con la volontà si può tutto. Vero. Ma non tutti sappiamo cantare, danzare, centrare un bersaglio con una freccia dalla distanza di 35 metri. Probabilmente se ci applicassimo fin da piccoli potremmo realmente fare ciò che vogliamo. Solo che poi si cresce e i desideri realizzabili si restringono.
Tuttavia, mi piace pensare che se veramente uno desidera ardentamente una cosa allora la otterrà.
L'importante è riuscire a scoprire cosa c'è di importante in quel cassetto..