sabato 20 dicembre 2008

Ritorno al futuro

Leticia ha lasciato Daniele perché non voleva avere un figlio con lei e non si voleva sposare. Lei aveva appena superato i trentanni e voleva costruire una famiglia. La voleva insieme a Daniele. Purtroppo lui non si sentiva di prendersi le sue responsabilità ed esitava. Risulato: si mollano.
Passa qualche mese ed ecco Daniele passeggiare per Barcellona. E chi vede dall'altra parte della strada? La compagna degli ultimi 8 anni della sua vita. La ragazza che gli aveva fatto apprezzare la Spagna e che lo aveva fatto innomorare di lei e della terra iberica. La ragazza, o si dovrebbe dire meglio, la donna, passeggia un pò goffamente: ha un bel pancione. Per fortuna che a sostenerla c'è una figura maschile dall'aspetto vissuto, un uomo che ha girato il mondo vivendo della propria pittura.
Daniele la saluta e scopre che dopo essersi separato da lui, Leticia ha conosciuto Hector, un pittore sudamericano che ha viaggiato in diversi paesi e che da non molto vive in Spagna. Poco dopo essersi conosciuti e frequentati, lei è rimasta incinta. La notizia l'ha resa, probabilmente, felice e preoccupata alla stesso tempo: il suo desiderio di maternità era stato finalmente esaudito, ma l'uomo con cui avrebbe dovuto condividere tale gioia non era l'amore della sua vita.
Daniele è rimasto un pò perplesso dell'incontro. Tornato a casa ha pensato a lei, ai momenti passati assieme e al suo sguardo nel momento dell'incontro su uno dei marcipiedi della Diagonal. Uno sguardo che sembrava dire: saremmo potuti divenatare una famiglia.

Un obiettivo focalizzato e desiderato ardentemente viene prima di qualsiasi altra cosa: delle persone, della situazione economica/lavorativa/più generale, del paese/della città. Di ogni cosa. Chi lo vuole lo otterrà al di là di tutto e con tutte le forze che possiede.

mercoledì 10 dicembre 2008

Trovato sul desktop

Quanto coglione sono?!! La lista delle puttanate fatte nella mia vita è abbastanza lunga. Stare a rimuginare su di esse è assai deleterio. Tuttavia le puttanate alle volte tornano e ti sbattono addosso al naso e così non puoi evitarle.
La puttanata del giorno riguarda una donzella.
Spesso mi lamento di quanto sono brutto (vedi “con il testone che mi ritrovo”, “sono gordo peggio di Cassano nel suo momento peggiore”). E la mia insicurezza è piuttosto palese. Ciò nonostante ci sono state donzelle cui piacevo. E spero ce ne siano anche in futuro.
Questa parentesi, per dire che sono stato troppo spesso coglione nel non approfittare di questo fascino che suscitavo. La verità sta forse nel fatto che non amo troppo essere al centro dell'attenzione e rimango spaventato dalle aspettative. Si, perché, sono proprio quest'ultime che mi fottono di più. Ho paura di deludere. Di deludere me stesso non mi preoccupo, ma all'opinione altrui faccio troppo caso. Dovrei sbattermene di più, fare quello che mi sento e non assillarmi per le conseguenze successive.
D'altronde si vive o no giorno per giorno? E la filosofia di ciascuno non dovrebbe essere living day by day?
Alcune persone ce la fanno, altre vengono influenzate da mille cose non riuscendo ad applicare questa filosofia.
Comunque ero partito da un punto e non so dove sono arrivato durante il discorso. Beh, bene, finalmente non ho ragionato troppo sulle conseguenze e sul voler essere logico a tutti i costi.