"Non ho mai sentito qualcuno che abbia detto sono stato con lei"
"Beh, che vuol dire?"
"Cioè in fondo posso capire che fosse la ragazza più amata al liceo: aveva quell'aria da solitaria che sta bene con sè stessa." "Ma al tempo stesso aveva sempre quello sguardo di una che aspetta qualcuno che la faccia ridere e la faccia stare bene. Hai capito cosa intendo? Ho ragione, no?"
"E' vero che aveva quell'aria da ragazza indipendente. Però sembrava quasi che ti invitasse ad essere la persona che le avrebbe dato quel sorriso che le mancava, che l'avrebbe fatta essere felice. O almeno ti illudevi di poterlo essere. Hai ragione".
"Tuttavia credo che non abbia mai avuto un ragazzo. Proprio per questo suo essere così perfetta e forse il troppo crogiolarsi nella sua bellezza."
"Magari aspetta la persona perfetta. E' un'idealista romantica."
"Può essere. 'Ma senti, ciccia, mica puoi aspettare l'uomo perfetto'. E poi se non vai un pò incontro al mondo come pensi di incontrarlo?!"
"Sai che sei proprio un filosofo dell'antica grecia?!"
"Ma sparati"
Ed ecco arrivare le solite botte dell'amicizia. Quelle che definiscono il grado di confidenza e relazione tra amici.
sabato 25 ottobre 2008
Speed of sound
How long before I get in?
Before it starts, before I begin?
How long before you decide?
Before I know what it feels like?
Where To, where do I go?
If you never try, then you'll never know.
How long do I have to climb,
Up on the side of this mountain of mine?
Look up, I look up at night,
Planets are moving at the speed of light.
Climb up, up in the trees,
every chance that you get,
is a chance you seize.
How long am I gonna stand,
with my head stuck under the sand?
I'll start before I can stop,
before I see things the right way up.
All that noise, and all that sound,
All those places I got found.
And birds go flying at the speed of sound,
to show you how it all began.
Birds came flying from the underground,
if you could see it then you'd understand?
Ideas that you'll never find,
All the inventors could never design.
The buildings that you put up,
Japan and China all lit up.
The sign that I couldn't read,
or a light that I couldn't see,
some things you have to believe,
but others are puzzles, puzzling me.
All that noise, and all that sound,
All those places I got found.
And birds go flying at the speed of sound,
to show you how it all began.
Birds came flying from the underground,
if you could see it then you'd understand,
ah when you see it then you'll understand?
All those signs, I knew what they meant.
Some things you can invent.
Some get made, and some get sent,
Ooh?
Birds go flying at the speed of sound,
to show you how it all began.
Birds came flying from the underground,
if you could see it then you'd understand,
ah, when you see it then you'll understand?
Before it starts, before I begin?
How long before you decide?
Before I know what it feels like?
Where To, where do I go?
If you never try, then you'll never know.
How long do I have to climb,
Up on the side of this mountain of mine?
Look up, I look up at night,
Planets are moving at the speed of light.
Climb up, up in the trees,
every chance that you get,
is a chance you seize.
How long am I gonna stand,
with my head stuck under the sand?
I'll start before I can stop,
before I see things the right way up.
All that noise, and all that sound,
All those places I got found.
And birds go flying at the speed of sound,
to show you how it all began.
Birds came flying from the underground,
if you could see it then you'd understand?
Ideas that you'll never find,
All the inventors could never design.
The buildings that you put up,
Japan and China all lit up.
The sign that I couldn't read,
or a light that I couldn't see,
some things you have to believe,
but others are puzzles, puzzling me.
All that noise, and all that sound,
All those places I got found.
And birds go flying at the speed of sound,
to show you how it all began.
Birds came flying from the underground,
if you could see it then you'd understand,
ah when you see it then you'll understand?
All those signs, I knew what they meant.
Some things you can invent.
Some get made, and some get sent,
Ooh?
Birds go flying at the speed of sound,
to show you how it all began.
Birds came flying from the underground,
if you could see it then you'd understand,
ah, when you see it then you'll understand?
giovedì 23 ottobre 2008
mercoledì 22 ottobre 2008
Caminante, no hay camino
Caminante, son tus huellas
el camino y nada más;
caminante, no hay camino,
se hace camino al andar.
Al andar se hace camino
y al volver la vista atrás
se ve la senda que nunca
se ha de volver a pisar.
Caminante, no hay camino
sino estelas en el mar…
Todo pasa y todo queda,
pero lo nuestro es pasar,
pasar haciendo caminos,
caminos sobre el mar.
Antonio Machado
giovedì 16 ottobre 2008
Far nascere
Ho sempre considerato un po’ comica questa definizione “creativo”. Se qualcuno chiedeva a Michelangelo, Mozart o Einstein “che cosa fai” si sentiva rispondere scultore, musicista o fisico. Non “creativo”.
mercoledì 15 ottobre 2008
Ciao!
"Non mi dici nulla?"
"Sarà che in questo periodo ho troppo casino in testa e non so da dove partire"
"Beh, potresti iniziare raccontandomi qual'è il tuo ultimo pensiero.."
"Troppo banale"
"Il pensiero o la mia idea?"
"Il pensiero"
"Allora vorrà dire che si partirà da qualcosa di stupido per arrivare a una conclusione illuminante"
"Speriamo.. Si, insomma, pensavo a quanto poco lotto per le cose perchè penso di non meritarmele"
"Alla faccia del pensiero banale"
Sorrisi reciproci
"Sarà che in questo periodo ho troppo casino in testa e non so da dove partire"
"Beh, potresti iniziare raccontandomi qual'è il tuo ultimo pensiero.."
"Troppo banale"
"Il pensiero o la mia idea?"
"Il pensiero"
"Allora vorrà dire che si partirà da qualcosa di stupido per arrivare a una conclusione illuminante"
"Speriamo.. Si, insomma, pensavo a quanto poco lotto per le cose perchè penso di non meritarmele"
"Alla faccia del pensiero banale"
Sorrisi reciproci
venerdì 10 ottobre 2008
Buono a sapersi
Quale intenzionalità muove la mano di chi compone versi, novelle, o anche soltanto pagine di diario o lettere che non spedirà mai? Il segreto della scrittura narrativa si intreccia con l'alchimia della creatività e col mistero della psicoterapia: l'Io di chi scrive si rivolge a un Tu ipotetico (che a volte si materializza, come avviene nell'esperienza clinica), ed esprime così il desiderio di contatto che sta alla base di ogni attività creativa.
mercoledì 8 ottobre 2008
Incontro
E correndo mi incontrò lungo le scale, quasi nulla mi sembrò cambiato in lei,
la tristezza poi ci avvolse come miele per il tempo scivolato su noi due.
Il sole che calava già rosseggiava la città
già nostra e ora straniera e incredibile e fredda:
come un istante "deja vu", ombra della gioventù, ci circondava la nebbia...
Auto ferme ci guardavano in silenzio, vecchi muri proponevan nuovi eroi,
dieci anni da narrare l'uno all' altro, ma le frasi rimanevan dentro in noi:
"cosa fai ora? Ti ricordi? Eran belli i nostri tempi,
ti ho scritto è un anno, mi han detto che eri ancor via".
E poi la cena a casa sua, la mia nuova cortesia, stoviglie color nostalgia...
E le frasi, quasi fossimo due vecchi, rincorrevan solo il tempo dietro a noi,
per la prima volta vidi quegli specchi, capii i quadri, i soprammobili ed i suoi.
I nostri miti morti ormai, la scoperta di Hemingway,
il sentirsi nuovi, le cose sognate e ora viste:
la mia America e la sua diventate nella via la nostra città tanto triste...
Carte e vento volan via nella stazione, freddo e luci accesi forse per noi lì
ed infine, in breve, la sua situazione uguale quasi a tanti nostri films:
come in un libro scritto male, lui s' era ucciso per Natale,
ma il triste racconto sembrava assorbito dal buio:
povera amica che narravi dieci anni in poche frasi ed io i miei in un solo saluto...
E pensavo dondolato dal vagone "cara amica il tempo prende il tempo dà...
noi corriamo sempre in una direzione, ma qual sia e che senso abbia chi lo sa...
restano i sogni senza tempo, le impressioni di un momento,
le luci nel buio di case intraviste da un treno:
siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nella testa e il cuore di simboli pieno..."
la tristezza poi ci avvolse come miele per il tempo scivolato su noi due.
Il sole che calava già rosseggiava la città
già nostra e ora straniera e incredibile e fredda:
come un istante "deja vu", ombra della gioventù, ci circondava la nebbia...
Auto ferme ci guardavano in silenzio, vecchi muri proponevan nuovi eroi,
dieci anni da narrare l'uno all' altro, ma le frasi rimanevan dentro in noi:
"cosa fai ora? Ti ricordi? Eran belli i nostri tempi,
ti ho scritto è un anno, mi han detto che eri ancor via".
E poi la cena a casa sua, la mia nuova cortesia, stoviglie color nostalgia...
E le frasi, quasi fossimo due vecchi, rincorrevan solo il tempo dietro a noi,
per la prima volta vidi quegli specchi, capii i quadri, i soprammobili ed i suoi.
I nostri miti morti ormai, la scoperta di Hemingway,
il sentirsi nuovi, le cose sognate e ora viste:
la mia America e la sua diventate nella via la nostra città tanto triste...
Carte e vento volan via nella stazione, freddo e luci accesi forse per noi lì
ed infine, in breve, la sua situazione uguale quasi a tanti nostri films:
come in un libro scritto male, lui s' era ucciso per Natale,
ma il triste racconto sembrava assorbito dal buio:
povera amica che narravi dieci anni in poche frasi ed io i miei in un solo saluto...
E pensavo dondolato dal vagone "cara amica il tempo prende il tempo dà...
noi corriamo sempre in una direzione, ma qual sia e che senso abbia chi lo sa...
restano i sogni senza tempo, le impressioni di un momento,
le luci nel buio di case intraviste da un treno:
siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nella testa e il cuore di simboli pieno..."
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